Sarà capitato a tutti di farsi confezionare una camicia su misura, presi dalla voglia di indossare uno dei capi iconici per eccellenza del guardaroba maschile, perfettamente modellato sul proprio fisico. Personalmente sono “malato” di camicie, e suddivise tra armadi e cassetti, per la grande gioia di chi me le stira, avrò oltre 60 “esemplari”, comprendendo sia modelli “tailored” che “brandizzati“.

“Tailored”
Affido da anni alla stessa camiceria il compito di realizzare per me, la compagna di tante belle serate; credo, infatti, che sia soprattutto di sera che la camicia diventi protagonista, quasi una seconda pelle, imprescindibile, ma anche rigorosamente “made for me“, più aperta, e magari anche più “sbottonata”, insomma “più”. E così può succedere che la stessa camicia con cui la mattina abbiamo sostenuto un colloquio di lavoro, abbottonata, inamidata e perfettamente stirata (sudata direte voi?), si trasformi la sera in testimone delle alterne emozioni vissute durante il giorno, senza perdere mai di fascino anche quando, un po’ più stropicciata la destiniamo al cesto della biancheria sporca a fine giornata. Già, perché la camicia ha mille vite (forse meno con le lavatrici di oggi…), e una volta lavata e stirata diventa di nuovo pronta, come una pagina bianca, a scrivere un altro capitolo nella vita del fortunato proprietario.
Non immaginavate che una camicia fosse tutto questo? E allora, se nonostante questa introduzione nostalgica e forse un po’ filosofica al mondo delle camicie, siete abituati a sceglierle nei negozi, già belle chiuse dentro le loro buste, con il cartellino attaccato, potendo sceglierne solo la misura ed il colore, la vostra strada verso “la luce” è ancora lunga e non posso io, in questa sede, condurvi fino alla meta… Ma qual’è la meta? Beh, provate ad entrare in un laboratorio di camicie, respirare l’odore delle matasse di tessuto ancora senza nome, sceglietene il colore, la trama, la consistenza e lasciatevi “coccolare” dal vostro “sapiente” (si spera) artigiano, che trasformerà il tessuto, in qualcosa di unico, solo per voi.
In questo scenario, se è la prima volta che fate realizzare una camicia “su misura”, il camiciaio prenderà le vostre misure che riguardano, sinteticamente: collo, spalle, torace, vita, fondo, lunghezza anteriore e posteriore, giro e lunghezza maniche, polso. A questo punto, non vi rimarrà che scegliere il tipo di bottoni, il tipo di collo, il “font” per le iniziali ed il più è fatto. Aspettate una ventina di giorni (nel mio caso) di “gestazione” e sarete giunti…alla meta 😉
Credo a questo punto di aver esaurito la vostra pazienza di lettori, per cui rimando a prossimi articoli la trattazione e la scoperta degli aspetti più tecnici legati a ciò che per molti è una banale camicia, ma per me rappresenta da sempre un mondo da scoprire in continua evoluzione…
While waiting for your comments I wish you good shirt 🙂
Ma… ma… APPENDINI METALLICI??? Non dico averli personalizzati, ma se non altro in legno… No, perchè con quelli ferrosi le camicie (e gli altri capi in genere) riducono la loro vita 😦 Comunque la cosa mi fa supporre che ti appoggi ad una smacchiatoria invece di lavarle in casa: scelta che condivido appieno (anche perchè pure io faccio la medesima cosa)
Bellina la tua collezione di tailored che vedo in foto. Alcune le possiedo anch’io (esattamente uguali, giuro!), anche se nel mio guardaroba non c’è più traccia di quadretti da almeno quattro anni buoni; ormai soltanto tinta unita o rigate. Se mi permetti da darti un consiglio, qualche camicia rigata azzurro “vivo”/bianco ci starebbe come il cacio sui maccheroni. E pure una a tinta unita azzurro vivo/collo a contrasto bianco (come quelle che andavano forte una decina d’anni addietro) sarebbe un gran bell’acquisto: ti giuro che con un blazer blu e una cravatta rossa o gialla vien fuori un outfit indescrivibile!!!
Ha centrato in pieno il discorso smacchiatoria, dato che il tempo e’ sempre poco 😉 Grazie dei preziosi consigli, in fatto di moda e gusti c’è sempre da imparare! Continua a seguirmi mi raccomando 🙂
Trovandoci in “tema suggerimenti” posso dirti che, insieme alla camicia (oppure altro capo), lascio in smacchiatoria il suo appendino in legno, così evitano di riconsegnarmela con la gruccia metallica 😉
Garantisco fin d’ora la mia assoluta fedeltà e dedizione quale tuo follower 🙂
Ottimo suggerimento 😉 Proverò a chiedere se lo fanno fare anche a me!