menswear

“eMMe” like…sophisticated accessories…Christmas calls?

Dear readers,

I know that we’re now almost everyone, struggling with the last Christmas gifts, and maybe read yet another article that offers something new you have fed up …. but there is a but … in this case the judgment we can perhaps pause a moment, because I found a nice brand that manufactures leather accessories and silk, which I’m sure many of you will help to solve the question of hamlet “what gift?”.

silk_leather_vintage_billfold_wallet_with_orange_decorations_emme_finaest.com_2The ingredients are quite common, leather, wool and silk, but the mix is attractive and refined particularly successful, so much so that the eMMe, a company made in Italy, wasted no time in the affirmation on the national market and not.

Silk_Emme_Finaest_5eMMe is a label specialising in the production of accessories for men, crafted by hand in Italy. It’s a fusion of leather and refined fabrics such as silk, wool, cachemire, cotton.

While the design and philosophy of eMMe epitomizes all that is modern, the materials and selection of prints imbue every product with the classic sartorial heritage for which Italy is renowned. For the leather that is used in selected eMMe products, the material comes from a Tuscan tannery. Only the best nappa and calf leather are chosen, which are then tinted in the shade of black by a French tanner, complementing eMMe’s highly coloured silk.

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Wallets, cases for iPad, iPhone and tablet are in the “ropes” of eMMe, led by two young managers, whose initials of the names (Mario and Mario) have suggested, so to be honest not too original, the name of the company.

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And so the inevitable Ipad will find a handy carrying case when we take him with us, and the same thing applies to the inseparable Iphone. And if we really like to do things right, there is also the portfolios, to match with the texture of our silk tie.

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At this point you’re probably wondering prices … also I did and the answer was … for quality, originality and distinctiveness of the product, not at all expensive.

See you soon!

Aboutaman

Alternativa al blu e grigio?

Cari readers,

oggi vi propongo un outfit semplice, giocato sull’abbinamento del verde e del grigio chiaro. Insieme mi piacciono molto e rappresentano, a mio avviso, una buona alternativa al classico “spezzato” giacca blu e pantalone grigio.

Lo smanicato in lana riprende il colore del pantalone mentre cravatta, scarpe e borsa sposano i toni del marrone, insieme al gilet.

Il pantalone è stato “ripreso” in sartoria portando il fondo ai 16 cm, mentre la giacca presenta asole funzionali e doppio spacco posteriore.

Cosa ne pensate?

Alla prossima

Aboutaman

Wearing: Pedro del Hiero jacket//Tombolini trousers//Santoni shoes//Cenci tie//8 bag//Kruder sleeveless//Vintage55 vest//Rayban sunglasses//Rolex watch//Erreffe shirt//Gerba chain??????????????????????????????? ??????????????????????????????? dsc020542newDSC02051DSC02036DSC02025DSC02028DSC02038  DSC02058DSC02005

 

 

Quando arriva il Natale?

Cari readers,

solo pochi giorni fa (complice la febbre?) ripensavo all’ultima estate trascorsa in montagna, dove il clima è stato particolarmente autunnale, suggerendo, se non obbligando in alcuni casi ad indossare giacche e “maglioncini” vari, lasciando nell’armadio bermuda e polo, ben più consone alla stagione. Ebbene, non so per quale strano collegamento, questo pensiero ne ha richiamato un altro, ossia il Natale. Chi non se ne fosse ancora accorto il Natale è già commercialmente arrivato, dal momento che strade e negozi sono già pronti all’evento, ed ogni anno, mi sembra, con qualche giorno d’anticipo. Inoltre, causa crisi, tutto sembra ancora più scintillante, quasi a nascondere, truccandolo, un periodo che tanto perfetto non è, economicamente parlando.

E così, dato che il budget è sempre più limato bisogna optare per scelte intelligenti, e nel contempo non banali dal momento che il regalo di Natale non è un regalo…è IL REGALO! A Natale si sogna ciò che per un intera stagione si è solo potuto guardare dalle vetrine dei negozi, e lo si è fatto così tante volte da essere in grado di riconoscere anche i difetti di quell’oggetto!

Parlando di abiti e menswear in generale, essendo un fashion addicted, vivo i regali in modo piuttosto personale. Regalarmi qualcosa è difficile, ed alla domanda su cosa mi piacerebbe rispondo sempre che le cose che chiedo non sono materiali ma più spirituali e quasi trovo più gusto “nel fare” piuttosto che “nel ricevere”….ma non perchè sia un buono o un santo 🙂 …semplicemente perchè ho scoperto che mi accontento meglio da solo! O meglio, io ed il sarto…Follia? 😉

Tutta questa premessa per dire cosa? Mah, intanto che il Natale è ogni anno di più una festa materiale e di consumi, e poi se proprio il regalo va fatto, che sia di gusto ed elegante!

Al riguardo, quindi vi dico come vedo io la parte consumistica del Natale, attraverso una personalissima wish list, suddivisa per categorie:

Abito: Molto difficile da regalare a meno che non sappiate a memoria del misure del vostro lui, e conosciate i gusti in fatto di colori, tessuti e vestibilità. Se è così ecco il mio consiglio:

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Questo è l'anno dei quadri (è sempre l'anno di qualcosa no?) e l'imperativo è osare, sdrammatizzando anche un abito formale, con colori o trame desuete per l'ufficio.

Giacca: Difficile da regalare quasi quanto l’abito, ma meno impegnativa, in quanto gli abbinamenti possibili sono numerosi e quindi le possibilità di sbagliare, minori. Il mio consiglio,anche qui è di andare oltre il classico blu tinta unita. Ecco le mie scelte, nelle quali ho unito anche un doppio petto, vero must have di stagione:

doppio petto blu un petto blu quadri un petto marrone quadriun petto blu

La giacca è ormai, per l'uomo, quasi una seconda pelle, e si può abbinare in tantissimi modi,anche di sabato mattina con jeans e sneakers.

Camicia: E’ il classico con cui non si sbaglia mai, direbbe qualcuno….niente di più sbagliato, perchè la camicia è un capo quasi, intimo…ne esistono troppe varianti, tessuti, colori, colli, fitting, per poter essere scelta con leggerezza. Il consiglio, se il vostro lui si “rifornisce” da una camiceria su misura, è quello di farsene confezionare una, minimizzando il rischio alla scelta del tessuto e del colore. Negli altri casi il consiglio è di andare su brand conosciuti, in stile preppy e rilassato, come ad esempio Polo Ralph Lauren o Tommy Hilfiger. Ecco le mie scelte:

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Per oggi mi fermo qui, dal momento che la lista è ancora lunga e sarà sugli accessori che, come ogni anno, si svolgerà la vera “battaglia” dei regali 😉

Alla prossima!

Aboutaman

 

 

 

 

 

“Gerba chain”…i want it!

Cari readers,

continua il percorso iniziato nel precedente articolo (qui) volto alla conoscenza delle novità e dei trends più attuali. In particolare è da un po’ che osservo, affascinato, un brand italiano che commercializza portachiavi a catena, vero must-have della stagione, insieme al gilet. Quelli proposti da Gerba sono particolarmente curati nei particolari e nei materiali. Le catene sono composte da metallo ed ottone , con dettagli di pietre dure , pietre naturali di diverse misure tra cui 10mm e 12mm. Gerba vende anche bracciali, sempre in pietra ed ottone, composti da pietre semi-preziose, tra cui agata, alachite, amazonite, occhio di tigre, e tante altre, mentre i dettagli sono in argento (925). Tuttavia, se posso esprimere una preferenza 🙂 sono le catene, che più di altro hanno attirato la mia l’attenzione.

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L’outfit con il quale portare la catena può essere sia formale che casual, quindi nessuna remora a portarla sempre. Un modo di abbinarla si trova, dal momento che ce ne sono di tutti i tipi e colori, oltre a quella semplice tutta silver o gold. Inoltre stiamo parlando pur sempre di portachiavi e, quindi svolge una funzione non solo estetica ma anche funzionale, il che non mi sembra trascurabile per chi, come me non ricorda mai dove ha messo le chiavi 😉

 In un prossimo articolo vi mostrerò cosa ho scelto per me nel loro catalogo…nel frattempo vi lascio qualche foto del prodotto, che poi in futuro andrò a recensire meglio, avendo già contattato l’azienda.

Che ne pensate?

Alla prossima

Aboutaman

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Tra noi e la pioggia…Francesco Maglia

Cari readers,

l’autunno di avvicina e torna, inevitabilmente alla mente un accessorio che, a seconda degli eventi climatici può fare la differenza tra una bella ed una brutta giornata…sto parlando dell’ombrello 🙂 Ovviamente non voglio spiegarvi a cosa serve, eppure in pochi sapranno che l’ombrello, come dice la parola stessa (ombra) nasce non tanto per proteggersi dalla pioggia, quanto dal sole. Infatti la storia narra che nel 1176 il doge di Venezia chiese al papa Alessandro III il permesso di apparire in pubblico protetto da un ombrello appositamente creato. Verso la fine del Settecento in Francia, il parasole era già diventato un oggetto di uso comune, ma solo nell’Ottocento, fino ai primi anni del Novecento il parasole raggiunse in Francia e in Italia una grande fortuna. Molti dipinti dell`epoca ritraggono donne e ragazze con il loro ombrellino, il grazioso accessorio che sottolineava l`eleganza dell`abito. Tale usanza, oggi resiste solamente in oriente, mentre in Occidente, l`ombrello viene esclusivamente usato quando piove.

Francesco Maglia ombrelli

Francesco_Maglia_Umbrella_Finaest_2Parlando di ombrelli, uno dei simboli dell’Italia che porta alto nel mondo il “made in Italy”, ha la faccia di un bambino arguto nonostante i 195 centimetri di altezza e i capelli bianchi…il suo nome è Francesco Maglia, ed è l’ultimo ombrellaio artigiano d’Italia, il quinto Francesco che dopo 160 anni, insieme al fratello Giorgio, fa ancora gli ombrelli nell’azienda di famiglia, a Milano.

Storia: L’avo Francesco Maglia iniziò l’attività quale apprendista ombrellaio nel 1850 in una fabbrica di ombrelli a Montechiari (BS) all’età di 14 anni.L’origine della Famiglia è della Valganna, il nonno ed il padre del fondatore erano carbonai e taglialegna.Nel 1854, all’età di 18 anni, Francesco Maglia entrò come socio in una piccola fabbrica di ombrelli a Verolanuova (BS), successivamente trasferitosi a Pavia avviò l’attività in conto proprio.mNel 1876 la ditta si trasferì a Milano in Corso Genova 7, dove è rimasta fino al 2003, anno in cui si trasferisce in via Ripamonti 194. I Maglia hanno sempre fabbricato ombrelli e cappelli di paglia, la lavorazione dei cappelli è cessata nel 1923.

Il segreto di questa tradizione sta nei materiali, poiché per creare un ombrello tutto a mano si parte dal bastone da passeggio, rigorosamente intero, e sono necessari 70 passaggi che iniziano scegliendo bene il legno tra malacca, frassino, olivo, castagno con e senza buccia, nodoso bambù e nocciolo. Successivamente vengono fissate due molle, una doppia noce in alto e una “canola”. A questi pezzi si uniscono  8 /10 “balene” o stecche in acciaio, quindi si passa al tessuto, che ormai non è più seta, ma poliestere più cotone, che viene tessuto a mano.

Hunting-collectionLa copertura può essere a pois, regimental, tinta unita, righe, principe di Galles e jacquard, mai stampati. Ultima fase, la scelta dell’impugnatura, applicata sul bastone: pelli pregiate cucite a mano, in colori diversi, ma anche corna, parte di palchi di cervo e montone, radici contorte ad arte dalla natura e perfino esotici denti di facocero. Tutto termina con la stiratura a vapore, a ombrello aperto.

Ogni fase della produzione è compiuta presso la sede Maglia “vecchia Milano” in via Ripamonti  dove, attraverso una raffinata esecuzione, si crea l’ombrello su misura. Ogni anno ne vengono prodotti “solamente” 15mila lunghi e 5mila telescopici, di cui il 90 per cento è destinato all’estero, su ordinazione di  negozi leggendari come James Smith & Sons umbrellas di Londra, di noti department store in America e Giappone  e  di grandi firme dello stile. Per l’Italia poche sartorie e boutique hanno la fortuna di commercializzare questi veri e propri “manufatti” che, aggiungerei, è quasi un peccato vedere bagnati con la pioggia 🙂

Alla prossima

Aboutaman

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