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Walking in Florence…Pitti Uomo 2014

Cari readers,

come accennato nei precedenti articoli, ho avuto la fortuna ed il piacere di partecipare all’ultima edizione del Pitti Uomo. Nei prossimi giorni scriverò al riguardo, ma pregustando l’attesa, come è giusto che sia, vi lascio alcuni scatti che abbiamo fatto prima di andare alla vera e propria manifestazione, pensando che non si poteva celare la bellezza di una città come Firenze, sintesi perfetta di cultura, storia e fascino…

Sono stati giorni intensi e stancanti, ma spero, guardando le foto, che ne sia valsa la pena… 🙂

Alla prossima!

Aboutaman

Wearing: Jacket: Lardini linen/cotton/Trousers: Henry cotton’s /Shirt: Erreffe Roma/Tie: Barba Napoli/Loafer: Church’s  /Sunglasses: Rayban wayfarer ice pop /Bag: Filofax/Pocket square: Barba Napoli/Watch: Omega seamaster vintage

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Pitti Uomo…presente!

Cari readers, con soddisfazione ed una quasi infantile gioia vi comunico che, quest’anno al Pitti Uomo, ci sarò anch’io!

Chiaramente il primo, profondo pensiero è: come mi vesto? Ci sono alcune variabili assolutamente da non sottovalutare.

  1. E’ vero che è giugno ed il giorno 21 entrerà a pieno titolo l’estate, ma guardando dalla finestra mi sembra di stare ai tropici, in balia delle tempeste tropicali. E la cosa peggiore è che tutta, o quasi la settimana sarà così.
  2. Tenendo conto del punto 1) vorrei un outfit che permetta di traghettarmi per l’intera giornata, in un misto di eleganza e comodità.
  3. Non ho assolutamente in mente cosa indosserò, ma di certo so cosa non voglio. No ad abiti troppo “formali”. Non sono un espositore, non sono un acquirente, in effetti cosa sono? 🙂

Detto questo ho ancora qualche ora per organizzare il look e per questo non vorrei sprecare tempo ma neanche pensarci troppo su. Credo che le cose più belle siano quelle naturali, pensate al momento, senza tante costruzioni mentali.

Vi lascio con alcune idee ed abbinamenti.

Voi cosa indossereste?

Alla prossima!

Aboutaman

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Asole ed…asole

Il termine “eleganza” deriva dal latino eligere, scegliere. Non a caso il vero gentleman è spesso un connoisseur, inteso come “colui che sa scegliere”. E per saper scegliere bisogna conoscere. Sapere cosa si indossa e quando indossarlo può aiutare, infatti, ad acquisire una maggior consapevolezza di sé, che è alla base dell’eleganza.

Approfondendo il mondo della “sartoria” e frequentando per puro piacere, maestri di questa antica e nobile arte mi sta succedendo, com’è ovvio, di imparare molte cose e soprattutto di iniziare a capire la differenza reale tra ciò che oggi tutti chiamano sartoriale e ciò che lo è davvero.

Non essendo un sarto, ne tanto meno un esperto di cucito e tecniche di lavorazione chiedo spesso nelle mie interviste quali siano i punti di una giacca, di un pantalone o anche di una camicia che bisogna guardare per capire la fattura del capo.

Nello specifico oggi il focus è sulle “asole” delle giacche, che ultime tendenze vogliono assolutamente aperte e “funzionali”. Questo sembrerebbe, ad uno sguardo superficiale, di per se sufficiente a garantire la sartorialità del capo…nulla di più sbagliato!

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Asole “imbastite” a mano

Avere l’asola aperta e “sfoggiarla” quasi come un vezzo di “sartorialità” non garantisce che il capo sia veramente tale…non basta un’asola a far primavera!

Infatti punto di partenza per entrare (in punta di piedi) nel mondo della sartoria, è sapere che i macchinari e la tecnologia hanno ben poca importanza nel vero mondo del “bespoke” ed in pochi sanno che in un capo interamente lavorato a mano, i punti necessari a tenere insieme le varie parti sono circa 30.000, mentre quelli realizzati da una macchina da cucire, sono sez’altro trascurabili.

Un occhio esperto non avrà incertezze nel distinguere i due tipi di lavorazioni, mentre chi ha poca dimestichezza con il cucito e la sartoria in genere potrebbe avere dei dubbi. Diciamo subito che l’asola fatta a macchina è “perfetta” e precisa ed ormai tutte le macchine per cucire hanno dei programmi più o meno evoluti per creare le asole. Viceversa nel mondo della vera sartoria ricamare le asole è un vero e proprio esempio di arte stilistica, che attraverso il sapiente movimento delle mani riesce a creare un prodotto che nella sua umana imperfezione appare unico. 

Vi mostro esempi di differenti giacche, alcune con asole fatte “a macchina”, altre fatte “a mano” aggiungendo che per cucire un abito su misura sartoriale occorrono circa 60/70 ore di lavoro, contro i 5 minuti di uno confezionato!

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Ricamo asole a mano

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Asole fatte a macchina

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Occhiello fatto a mano

 

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Occhiello fatto a macchina

Un segreto per riconoscere un’asola fatta a mano da una fatta a macchina?

Le asole fatte a mano si riconoscono perché al rovescio dell’asola i punti sono disomogenei. In quelle fatte a macchina i punti che le compongono, al rovescio, risulteranno simmetrici ed equidistanti. Essendo fatta a mano l’asola “artigianale” avrà delle imperfezioni nell’andamento dei passaggi del filo che rappresentano proprio il tratto distintivo di un’asola non cucita a macchina.

Spero che questi piccoli spunti siano di aiuto per apprezzare le differenze tra ciò che oggi si tende a chiamare in modo improprio e ciò che è veramente “fatto a mano”. In fondo essere dei compratori informati mette in guardia anche chi vende nel dire la verità e non far passare per unico, ciò che non è! 

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Rovescio asola fatta a mano

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Dritto asola fatta a mano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alla prossima!

Aboutaman

Hair dressing…trends summer 2014

Quando si parla di tendenze e di moda si è spesso portati a pensare esclusivamente ai vestiti, alle scarpe o agli accessori in genere. In realtà la moda cambia anche “sulla” testa”, e per chi ha la fortuna di avere la cute rigogliosa, l’estate 2014 preannuncia non poche novità in fatto di tagli e pettinature per uomo.

New Dandy

Inequivocabilmente lo stile dandy è tornato prepotentemente di moda, e non solo nel modo di vestire ma anche nel taglio dei capelli. Più propriamente andrebbe chiamato  new dandy, calato nello stile attuale e metropolitano il nuovo dandy pone molta attenzione alla propria capigliatura.

Parola chiave di questa primavera-estate è “ciuffo” ossia un taglio di capelli che lasci la parte anteriore più lunga e libera di essere pettinata o tutta indietro, o anche da una parte, per uno stile più ricercato. Di grande aiuto cere, lacche e gel con i quali fissare per l’intera giornata l’acconciatura. Si può creare questo taglio in modo più o meno estremo, a seconda di quale lunghezza si sceglie per i lati. 

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Jungle style

Se piace la lunghezza media e si hanno capelli lucenti e robusti si può optare per un look “finto disordinato”, con ciocche di capelli apparentemente lasciati a se stessi….attenzione però, questo taglio da il meglio di sè in caso di capelli mossi, o ondulati, mentre sul liscio non sono indicati, o meglio non danno lo stesso effetto “appena alzati dal letto”.

Questa pettinatura è perfetta se unita all’utilizzo di gel o schiuma per capelli, la quale fisserà la chioma per l’intera giornata, donando un look “misterioso” e “tenebroso”.

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Bonus style

Se il vostro stile è minimal va sempre bene il look “corto“, con capelli appena più lunghi del periodo militare e sempre tagliati a forbice. Questo taglio metterà in evidenza il volto, e quindi è particolarmente indicato per chi ha lineamenti regolari ed abbastanza mascolini.

Questo taglio aiuta anche nel periodo estivo, essendo molto fresco e nel contempo assolutamente “easy” da gestire, dato che si asciuga da solo. Per questo è suggerito anche per chi pratica sport acquatici.

Chiaramente il consiglio è di rivolgersi con fiducia al proprio parrucchiere per capire quali tagli sono indicati alla nostra persona, tenuto conto sia dei lineamenti ma anche dell’età e dello stile di vita.

Alla prossima!

Aboutaman

Pitti Immagine Uomo 86 dal 17 al 20 giugno 2014

Manca veramente una manciata di giorni all’atteso evento che rappresenta la piattaforma più importante a livello internazionale per le collezioni di abbigliamento e accessori uomo e per il lancio dei nuovi progetti sulla moda maschile.

Quella che si aprirà il prossimo 17 giugno a Firenze, sarà la 86° edizione del Pitti Immagine Uomo e rappresenta nel contempo anche il 60° anniversario dell’ attività per il Centro di Firenze per la Moda Italiana.

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Ancora una volta, il Pitti Immagine Uomo sarà la finestra più importante sul panorama italiano in fatto di proposte del menswear di domani, di progetti speciali dei designer di punta internazionali, fino allo spazio riservato ai nuovi talenti. A Pitti Uomo, la moda maschile trova la sua dimensione più completa, innovativa e market oriented.
Chi fosse interessato ad approfondire la storia del Pitti Immagine può farlo qui
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Saranno circa 1030 i marchi di Pitti Uomo, con un focus sempre più forte sull’internazionalità, confermato dalle partecipazioni estere (quasi il 40% delle aziende a questa edizione, da oltre 30 paesi) e dal pubblico dei “buyer” che formano la community di Pitti Uomo (oltre 30.000 visitatori all’ultima edizione estiva) in rappresentanza di tutti i negozi e department store più importanti del mondo. 
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Visto dall’occhio dei blogger il Pitti Uomo è anche l’occasione per conoscere ed incontrare nuovi e vecchi “amici” ed accrescere la propria posizione in questo mondo a metà tra il giornalismo ed il puro “gossip”. Ma è soprattutto una sintesi completa delle nuove tendenze, dei nuovi brand e “must have” che animeranno i “red carpet” dei prossimi mesi, ed è pertanto un appuntamento irrinunciabile.
Possono accedere solamente gli “addetti ai lavori”, che siano essi buyer, espositori, giornalisti o blogger. Gli altri rimarranno inesorabilmente fuori e non potranno che leggere ed “assaporare” le sensazioni e  l’aria che si respira per il tramite dei numerosi articoli, recensioni e  foto che circoleranno di qui a poco sulla rete italiana ed internazionale.
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Se mi vedrete a Firenze  tra il 17 ed il 20 giugno prossimi, vorrà dire che ce l’ho fatta! Chissà…
La caccia all’accredito è aperta! 
Alla prossima!
Aboutaman