accessoriomaschile

L’uomo trattato con i guanti…”Mazzoleni gloves”

Cari readers,

dopo aver parlato delle “driver shoes” non potevo tralasciare un altro fondamentale accessorio mutuato dal mondo delle auto, ma assurto a tutti gli effetti quale accessorio irrinunciabile per il dandy moderno : il guanto “driver”.

Per farlo ho scelto una realtà italiana che, lontana dai grandi numeri di fatturato, si può definire “un’azienda di famiglia”; una di quelle eccellenze che portano alto il nome dell’Italia nel mondo. L’apertura mondiale dei mercati conferma che piccole realtà possono farcela, di fronte alle grandi “Company” dai numeri a sei zeri, solo mantenendo la propria identità, ed anzi, creando un tratto distintivo rispetto agli altri. La “Mazzoleni Gloves” è una di queste, dato che ha vissuto, attraverso tre generazioni la globalizzazione dei mercati, riuscendo a mantenere una lavorazione prettamente artigianale e raffinata, ed addirittura utilizzano le stesse attrezzature di un tempo.

EXP_8734

EXP_8523

________________

L’arte di Valentino Mazzoleni, mastro artigiano del guanto, prende forma nel 1958, dopo anni passati a fianco di Dante Trussardi, nonno del famoso stilista. Da allora, l’eleganza del tocco del giovane artigiano incanta stilisti e “griffe” di alta moda, che vedono nelle sue creazioni un connubio perfetto tra uso ed estetica e riconoscono al laboratorio una professionalità unica, frutto di grande gusto, competenza e qualità.

MAZZOLENI_Gloves_1958_FINAEST.COM_2

Oggi, a distanza di più di 50 anni, la grande tradizione artigiana del guantificio Mazzoleni prosegue attraverso le mani del figlio Luigi e del nipote Valentino, nuovi e degni interpreti di un marchio, “Mazzoleni Gloves”, ormai sinonimo di eccellenza e stile nel mondo del guanto.

Il motto della “Mazzoleni gloves” è “La vera arte non accetta compromessi…perchè ciò che può essere fatto a mano non deve essere fatto con una macchina…” e già questo fa capire la filosofia aziendale, da sempre orientata alla qualità, e non alla quantità, nell’idea che sia il “tocco” dell’artigiano a rendere veramente unico un prodotto. Si tratta di un lavoro dove l’intervento umano è una parte consistente dei processi aziendali complice il fatto che le innovazioni tecnologiche non hanno avuto un grosso impatto nella produzione. Ogni guanto viene ancora realizzato singolarmente con forbici e le macchine utilizzate per le cuciture sono comunque a conduzione manuale, senza processi in serie.

La varietà di modelli, tessuti e pellami è ampia, ma certamente il guanto “driver” è quello che più di altri contraddistingue la produzione, donando al gentleman moderno un accessorio unico e distintivo.

I pellami provengono da varie parti del mondo. In particolare il cervo dal Nord America e dal Canada mentre il “peckery” ed il “carpincho” dal Sud America. I montoni invece dalla Spagna oppure dall’Inghilterra e dalla Nuova Zelanda.

cats

Oggi parlare di guanti può sembrare anacronistico, dato che si è persa man mano l’abitudine ad indossarli. Ritengo, tuttavia che un accessorio del genere meriti una rivalutazione ed una considerazione nuova nel mondo dei gentlemen e non solo. Avere tra le mani un guanto di Mazzoleni significa respirare il profumo della pura artigianalità, frutto della passione e dedizione che da 50 anni accompagna questa piccola, grande realtà italiana.

Alla prossima!

Aboutaman

EXP_8801-830x552

Ph credits: www.mazzolenigloves.com/it/

Capitalize shoes…

Cari readers, qualche giorno fa parlando a cena con alcuni amici, è emersa una discussione che mi ha lasciato leggermente perplesso. Si parlava, infatti di scarpe e soprattutto del fatto che in molti siti di blogger, di moda, etc, si pubblicizzino o si indossino sempre e solo dei capi molto costosi. Il discorso è presto sceso sul luogo comune che è ovviamente molto facile “fare i gentleman”, indossando capi di “luxury brands”. 

Al riguardo, il mio pensiero filosofico, (se a qualcuno dovesse interessare) è che per le scarpe bisogna fare un’eccezione alla regola secondo la quale chi ha stile non necessariamente deve spendere una fortuna e viceversa spendere migliaia di euro non garantisce il risultato.

Infatti, sulle scarpe il concetto è: “patrimonializzare”. Ma cosa significa questo termine che sembra mutuato dal mondo dei bilanci e della contabilità? Semplicemente che sulle scarpe, è necessario fare degli “investimenti” che durino negli anni, senza lasciarsi tentare da acquisti “random” di una stagione, ma concentrare, al contrario, le risorse economiche per veri e propri acquisti ad utilizzo pluriennale! 😉

Ad esempio un mocassino classico, non passerà mai di moda e si potrebbe quasi dire che “è per sempre” dal momento che non ci stancheremo mai di metterlo sotto un jeans, così come sotto un bel pantalone in fresco di lana e ci ritroveremo davanti alla scarpiera senza ricordare più quando lo abbiamo acquistato.

Wesley Blacka-horz

Magari il prezzo si, quello ce lo ricorderemo, appunto, per sempre!   🙂

Ci possiamo divertire a sceglierlo in camoscio o in pelle anche se io consiglio che il primo mocassino vada preso in pelle marrone di vitello, o in cordovan.

Se invece ne abbiamo diverse paia, lo stesso mocassino lo si può declinare in varianti più o meno spinte, a seconda di come ci sentiamo di azzardare. E così, un single o double monk potrebbe rappresentare quel particolare che attira gli sguardi anche su un look “ordinario” come un semplice spezzato giacca-pantalone.

FW131231_01-horz

Un must have da vero gentleman sono i mocassini con le “nappine”, anche questi in variante camoscio o pelle spazzolata.

scarpa-mocassino-chelsea-in-pelle-spazzolata-nero-con-nappe mocassino-fosbury-in-pelle-camoscio-castoro-con-nappette (1) scarpa-mocassino-chelsea-in-pelle-spazzolata-nero-con-nappe (1) mocassino-con-nappette-in-pelle-cavallo-cordovan-nero mocassino-kingsley-in-pelle-camoscio-marrone-con-nappettemocassino-fosbury-in-pelle-camoscio-castoro-con-nappette

Se poi, proprio vogliamo essere in trend con la stagione spring/summer 2014 non possiamo esimerci dall’acquistare un paio di slippers, anche se ritengo che non sia un capo da patrimonializzare, in quanto non saprei dire per quanto tempo resteranno ai nostri piedi.

slippers-donna-churchs-in-vellutoslippers-donna-churchs-in-velluto-bluslippers-donna-churchs-in-vitelloslippers-donna-churchs-in-velluto-verde

Una stringata testa di moro in cordovan? Stesso discorso fatto per il mocassino. Se prendiamo un modello “derby” lo possiamo abbinare sia ad un look sportivo, che mediamente elegante, ed è stupendo anche sotto al jeans. La scelta del colore dovrebbe essere fatta nell’ordine: nera, marrone scuro e poi tutti gli altri.

scarpa-stringata-church-s-cotterstock-in-pelle-marrone-fondo-dainitescarpa-stringata-church-s-grafton-in-pelle-marrone-a-coda-di-rondinescarpa-stringata-church-s-grafton-in-pelle-martellata-nerascarpa-stringata-john-lobb-russel-in-pelle-marronescarpa-stringata-church-s-burwood-a-coda-di-rondine-light-ebonyscarpa-stringata-tricker-s-bowood-bicolore

Consiglio di avere sempre un paio di stringate in camoscio, poiché risolvono tutte quelle situazioni in cui il mocassino è poco, ma la stringata classica appare troppo formale.

c15-tile

Tra gli acquisti di scarpe sicuramente da “patrimonializzare” metterei anche le ormai “iconiche” scarpe con i gommini “driver”, in camoscio o in pelle, ormai prodotte nei più innumerevoli colori e fantasie.

il-dettaglio-dei-mocassini-car-shoecar-shoe

Infine, lascerei poi un piccolo budget per i capi stagionali, come ad esempio le “espadrillas“, le “vans” oppure per le sneakers del momento. Ma questo fa parte di quel mondo “usa e getta” che un gentleman deve considerare voluttuoso e, che come tale,  è destinato ad essere ben presto dimenticato…

vans-w.-authentic-11zabattigli-o-espadrillas-by-l-eleganza-del-gusto-51f63dca30bee_pXL

Che ne dite? Abbiamo patrimonializzato abbastanza?

Alla prossima!

Aboutaman