lino ieluzzi

Pitti people’s 88

Cari lettori,

il secondo dei nostri appuntamenti con il reportage dell’ultima edizione del Pitti Immagine Uomo, pone il focus sulle persone che ho avuto il piacere di incontrare e salutare. Con alcuni si è parlato di evoluzione del settore della moda maschile, con altri semplicemente del tempo, ma è stato comunque bello respirare tutti insieme l’aria “pittiana”, che nei giorni passati ha invaso la città di Firenze come un diffusore aromatico, lasciando a dietro di se, un’allure unica, capace ogni anno di rinnovarsi, senza mai stravolgersi. (more…)

“Sprezzatura”…la perfetta imperfezione

Cari readers,

è da un po’ che stavo pensando di scrivere un articolo sul concetto di “sprezzatura”, che meglio di ogni altro rappresenta oggi la tendenza dell’essere e dell’apparire…manifestare imperfezione e quasi distacco nel proprio look, ma con la consapevolezza di essere in realtà, maniacalmente ricercati.

Oggi il termine è quasi abusato, poiché in tanti cercano l’effetto “sprezzatura” nei propri outfits…in realtà, a mio avviso, si tratta di un vero e proprio “life style”, che richiede una grande disinvoltura ed un’altrettanta sicurezza in sè stessi, volta a far sembrare del tutto normale indossare abiti ed accessori non comuni. Per questo non ci si può forzare ad assumere tale atteggiamento, perché l’effetto indotto potrebbe essere contrario al voluto… 😉

Sull’argomento mi è piaciuto un articolo scritto da due ragazzi che di stile ne hanno da vendere. Spero condividiate la mia scelta 🙂

Tratto integralmente da http://www.thethreef.com

Alla prossima!

Aboutaman

Sprezzatura è un termine introdotto da Baldassare Castiglione, autore del Libro del Cortigiano nonché guida per distinti ed eleganti signori, che per primo parlò di quest’ “arte che nasconde arte”. Si tratta della capacità di vestire con stile dando l’impressione che non vi sia alcuno sforzo consapevole: perfetta imperfezione, disinvolta nonchalance, arte del disordine.
Gli ingredienti principali sono sicurezza, orgoglio, fiducia e consapevolezza: mescolati e sfoggiati in pubblico.
Lino Ielluzzi, icona insieme a Luca Rubinacci di questo stile, è capace di vestire con indifferenza un doppiopetto classico ed impeccabile, mentre dalla tasca spuntano accattivanti ed indisciplinati fazzoletti colorati.
Così come Lapo Elkann, maestro di nuovi tagli e volumi sartoriali, che ama prender spunto dal dandismo e con nonchalance far rivivere lo stile del nonno Gianni Agnelli, portandolo nella stratosfera grazie alla sua personalità unica ed eccentrica.
Agnelli, considerato da sempre come uno degli uomini più eleganti  e ben vestiti: indossava la cravatta di traverso, che su chiunque altro sarebbe potuto apparire come un gesto estremamente trasandato e sciatto, esprimendo un senso di infinita sprezzatura. Famoso, inoltre, per indossare l’orologio sopra il polsino, poiché, a parer suo, portarlo indietro per controllare l’ora costituiva un’inutile perdita di tempo.
Come sfoggiare l’arte della sprezzatura?
Il look è debitamente studiato, questo è indubbio, il punto sta nel non mostrarlo non appena si è fuori di casa, ma avere nonchalance e non pensarci più.
La strada dell’imitazione non può portare da nessuna parte, quel che occorre fare è mettere in gioco la propria personalità. Una volta imparate le regole del ben vestire, queste andranno (con coraggio) infrante e il carisma farà da guida.
In pratica: indossare orologi, cravatte, fazzoletti di famiglia; vestire capi costosi insieme a curiosi pezzi vintage; accostare colori e texture inattesi; mischiare il lusso con il trasandato; indossare capi ed accessori in modo inaspettato, come un orologio sopra il polsino della camicia, un paio di calzini colorati oppure una cravatta sopra un maglione.

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