scozia

Tartan…facciamola semplice

 Oggi mi sono svegliato “tartan”…e quindi? Cerco di spiegarmi con un esempio fotografico:

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Ho messo questa giacca di Geremia (57% lana – 43% cotone) che a volte dimentico nell’armadio perché di difficile abbinamento. Il tartan, infatti lo reputo un disegno abbastanza sportivo ma nello stesso tempo, dati i molteplici colori, anche “vistoso”. Completano il capo due toppe di colore verde e rosso che riprendono puntualmente i colori della giacca, e ne rappresentano probabilmente il tratto distintivo e che, insieme a bottoni ed asole rosse lo rendono un capo “interessante”.

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Discorso asole maniche: personalmente preferisco aprire solo il quarto bottone, o al massimo il terzo. Infatti, ritengo che in orario di “ufficio” i bottoni delle asole non debbano mai essere aperti oltre…il discorso cambia al calar del sole, magari davanti ad un aperitivo dove il relax prende il posto della cravatta e la voce diventa più bassa…ma questo è un altro discorso, perchè si sa, la sera le regole sono diverse…e comunque, per inciso, non metterei mai una giacca in tartan la sera…

Happy tuesday!

Cos’è il “tartan”: è un particolare disegno dei tessuti in lana delle Higland scozzesi. Questo disegno, che in Italia si chiama scozzese è ottenuto con fili di colori diversi che si ripetono con uno schema definito, uguale sia nell’ordito che nella trama, denominato sett. L’armatura del telaio per tessere il tartan è la saia. I blocchi di colore si ripetono verticalmente e orizzontalmente in un modello distintivo di quadrati e linee che, intrecciandosi, danno l’apparenza di nuovi colori miscelati da quelli originali.